martedì 23 maggio 2023

Il cantiere dei cassoni a metà del guado fra Pra' e Vado Ligure

    Venerdì scorso, 19 maggio, il Consiglio del Municipio VII Ponente ha ospitato le massime autorità locali per fare il punto della situazione sul cantiere dei cassoni. Alla seduta hanno presenziato il Sindaco Marco Bucci, il Presidente della Regione Giovanni Toti, il Presidente di Autorità di Sistema Portuale Paolo Emilio Signorini ed il Viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi. Presente anche l'Assessore al Porto del Comune di Genova, Francesco Maresca, che però non è intervenuto.

Il cantiere dei cassoni già in funzione a Vado Ligure (www.themeditelegraph.com)

Il cantiere dei cassoni è strettamente collegato a quello per la nuova diga foranea di Genova. Era già stato oggetto di un consiglio monotematico a fine gennaio, di cui qui trovate il mio resoconto. Da quel giorno è iniziata la grande mobilitazione, sfociata nella manifestazione del 25 marzo che ha portato in piazza oltre 5.000 persone.

La presenza contemporanea di tutte le istituzioni coinvolte lasciava presuppore un annuncio unanime della delocalizzazione del cantiere per intero a Vado Ligure. In tal senso c'è stato l'impegno del Viceministro Rixi, ma la situazione è ancora in divenire. Procediamo con ordine.


La sintesi del Consiglio Municipale

    Per chi se lo fosse perso, o volesse rivedere i momenti salienti, può recuperare l'intera diretta streaming cliccando qui al link della prima parte e della seconda parte del cosniglio.

Qui sotto pubblicherò la sintesi dei quattro interventi principali che mi sono appuntato durante la seduta. Ho cercato di raccogliere i punti essenziali. Mi scuso in anticipo per eventuali imprecisioni che comunque possono essere confrontate con la diretta.

Il Consiglio Municipale in diretta con Sindaco, Presidente della Regione, Viceministro alle Infrastrutture, Presidente di Autorità Portuale (www.telenord.it)

E' stato da subito un consiglio particolare. Difficile ignorare la presenza di Digos e Polizia Municipale a presidiare l'ingresso del Municipio, così come la limitazione dell'accesso al pubblico alla sala consiliare, con tanti cittadini costretti a seguire l'andamento dei lavori sugli schermi all'esterno (sotto la pioggia).

Soprattutto si è aperto il consiglio con il ricordo di Eleonora Bruzzone, consigliera di Vince Genova scomparsa a soli 36 anni. Di Eleonora, oltre al comune attaccamento per il nostro bricco di Crevari, ho ammirato la forza e la dignità con cui ha affrontato la sua terribile malattia, anche durante il suo mandato consiliare. 


Intervento dei Comitati del Ponente

    Il consiglio è iniziato con la lettera sottoscritta da tutti i Comitati del Ponente. Poche richieste ma chiare: contrarietà ai cassoni e ad una nuova espansione portuale, attesa delle compensazioni promesse negli anni, necessità di confronto con il territorio, chiarezza su cosa si sita facendo sul dentino a levante del sesto modulo, tutela da parte delle istituzioni.

La lettura si è conclusa con la consegna delle oltre 5.000 firme raccolte contro il cantiere dei cassoni.


Intervento di Paolo Emilio Signorini, Presidente di Autorità di Sistema Portuale

    Il progetto di fattibilità tecnica economica prevedeva solo Pra', in sede di gara è stata individuata la sede di Piombino. A valle della progettazione esecutiva, appaltatore e stazione appaltante hanno iniziato a lavorare sul sito di Vado.

Sul sesto modulo è previsto cantiere logistico, di prefabbricazione e stoccaggio di massi guardiani, gestione fornitura, assemblaggio strutture di vario genere, gestione materiale demolito.

Potrebbe essere il sito di prefabbricazione dei cassoni più piccoli.

In nessun modo sono previste altre strutture a mare. Ricorda gli impegni ribaditi durante suo primo incontro con la cittadinanza del Ponente (limiti portuali).

Cantiere prevede 97 cassoni totali, divisi in 5 categorie, ipotesi su Pra' di produzione di 15 cassoni di dimensioni ridotte.

Ipotesi di Vado, non sono necessari dragaggi.

Altri territori non devono dare l'impressione che ospitare la produzione sia una sventura, serve spirito di coesione.

Dal punto di vista procedurale fatta richiesta a Regione e Ministero per produzione cassoni a Vado. Entro un mese contiamo di avere una risposta positiva. Fatta anche richiesta per non assoggettabilità alla VIA per i cassoni più grandi (richiesta di Regione a Ministero). Entro metà settembre, avremo risposta della regione su cassoni grandi per poter iniziare produzione a Vado.

Timeline: metà giugno inizio produzione cassoni piccoli, metà settembre quelli grandi. Tutti a Vado. C'è possibilità che una parte di questi, 15 di quelli piccoli, che si auspica di fare a Vado, possano essere fatti a Pra'.


Intervento di Marco Bucci, Sindaco di Genova

    Il Comune conferma quanto detto da Autorità Portuale, di cercare di fare a Vado il più possibile.

Il cantiere logistico è necessario per spostare il cantiere a Vado, servono poi le autorizzazioni.

Tenere profilo basso perché non inizi anche opposizione da Vado. Mi sono impegnato a parlare con il Sindaco di Vado.

Il cantiere logistico dà anche la possibilità di costruire il prolungamento della passeggiata sul versante di levante.

Se ci riusciamo bene, sennò verrà spostato il maggior numero possibile. Profilo costruttivo per non far succedere quello che nessuno di noi vuole.

Il corteo del 25 marzo scorso contro cassoni ed espansione portuale (www.genova24.com)


Intervento di Giovanni Toti, Presidente di Regione Liguria

    Il dibattito è scollegato dall'azione amministrativa. Dibattito politico giusto, tanti temi sollevati come cassoni, diga, porto petroli, riparazioni navali, ma su nessun atto ufficiale.

Giusto dibattito, coniugare crescita e vivibilità con un porto urbano. Riguardano ipotesi anche lontane, che ora si confondono e confrontano.

Al momento sul PRP in Regione non ci sono le istanze dibattute in questi giorni, anticiparli non giova alla discussione.

Linea è indicata da Autorità Portuale.

Cittadini di Vado non valgono meno, ma è ipotesi più coerente per razionalizzazione delle opere e minor spesa. Serve ragionare in termini di crescita sostenibile, non è la mia logica quella di chi urla più forte. Territori devono essere ascoltati per decisioni collettive.

I cassoni sono temi dei prossimi mesi, cosa succederà nei prossimi 15 anni nel porto di Pra' verrà discusso e massima disponibilità all'ascolto.


Intervento di Edoardo Rixi, Viceministro alle Infrastrutture

    Siamo partiti ereditando un progetto cantierizzato in maniera che non andava bene, c'erano cantieri che non andavano bene e oggi abbiamo la possibilità per fare tutti i cassoni fuori da Pra'.

Ogni ente deve rispettare atti degli altri enti. Autorità Portuale ha illustrato gli atti che farà, il Comune ha detto cosa ne pensa. La linea è quella e c'è la possibilità di farli anche a Piombino.

La volontà è farli tutti a Vado, accelerando su opere che stanno aspettando da tempo e per scongiurare impatto negativo ci sono degli impegni del PNRR da rispettare, ma non vuol dire che non si possano migliorare i cantieri. Per altro, con situazione del traffico ligure, si può migliorare la logistica.

Cosa fare del dentino, va definito anche per portare avanti compensazioni già discusse in passato.

Ci saremmo risparmiati questa situazione, qui situazione particolare di prossimità dei cantieri che va scongiurata.

Oggi il PRP non è in discussione, quando si affronterà parteciperemo.

Nella riforma, i porti dovranno superare dicotomia porto-città, per aumentare riqualificazione dei quartieri circostanti altrimenti i soldi del PNRR messi per elettrificare banchine non avrebbero senso.

Adesso non vi dico di non pensarci più, l'impegno è preso e attendiamo le autorizzazioni ambientali. Oggi sono stato a Piombino, sito autorizzato, ma dove c'è altra realtà complessa, sta venendo realizzato il rigassificatore. Non possiamo non pensare che non ci sia miglioramento ambientale, inquinamento acustico, indipendentemente dal cantiere dei cassoni. Questo su tutti gli scali italiani.

Ci vuole fiducia nelle istituzioni, idee per migliorare la situazione verranno ascoltate. Nel contempo vanno migliorate le capacità dei porti, a Genova con nuova diga, cercando anche di veicolare merci meglio su ferro

Qui stiamo parlando dell'opera marittima più importante del paese. In passato c'è stata carenza di confronto, confronto di oggi magari è un po' tardivo, ma importante.


Alcune considerazioni dopo gli interventi

Va riconosciuto l'impegno del Viceministro Rixi circa lo spostamento del cantiere per intero a Vado Ligure. Tuttavia destano preoccupazione almeno due cose: il "quasi tutti i cassoni" ribadito più volte, in particolare da ASDP e Comune, la chiusura della discussione sul nuovo Piano Regolatore Portuale.

La preoccupazione maggiore è che il cantiere dei cassoni di oggi sia un cavallo di Troia per l'espansione portuale di domani. Il nuovo Piano Regolatore Portuale dovrà essere votato sia dal Consiglio Regionale, sia dai Consigli dei Comuni afferenti. Per cui ben venga la disponibilità ad ascoltare il territorio, ma che ciò non avvenga quando sarà troppo tardi: la cordata che si occuperà della redazione del nuovo PRP è stata individuata a novembre ed i tecnici sono già al lavoro.

Inoltre la disponibilità al dialogo dovrà supportata da una necessaria trasparenza. Oggi Vado può essere veramente un'opzione che accontenta tutti: lì già esiste un impianto di produzione dei cassoni e ospitare il cantiere sbloccherebbe opere attese da anni. Tuttavia il 23 gennaio era stata già individuata come sede possibile per una parte dei cassoni, ma erano bastati pochi giorni per scoprire che non erano state chieste neppure le autorizzazioni. Autorizzazioni che, per inciso, ad oggi non ci sono ancora.

(da www.lavocedigenova.it)

    Resta poco chiara la necessità di avere un "cantiere logistico" nel Bacino di Pra', con la produzione interamente spostata a Vado, dove per altro c'è un'area che sembra fatta su misura: quella occupata da Vernazza per lo smantellamento della centrale a carbone. Il cantiere logistico sarà oggetto della prossima commissione consiliare che si terrà in Municipio lunedì prossimo, 29 maggio, alle ore 16, invitati l'assessore Maresca ed il Presidente di ASDP Signorini 

La disponibilità al dialogo infine dovrà essere concretizzata negli atteggiamenti e nel rispetto, anche del Municipio, istituzione dalle prerogative limitate, ma pur sempre l'ente più vicino ai cittadini.

Sono comprensibili gli appelli alla cittadinanza a non eccedere in atteggiamenti ostili, con il rischio di suscitare reazioni simili a Vado. Eppure non tutti e quattro gli ospiti nei loro interventi sono stati all'altezza dell'appello. Rimando al video per svelare chi.

Così come è molto discutibile l'atteggiamento di un Sindaco che ignora i quesiti a lui rivolti, per altro anche dallo stesso Presidente di Municipio, chiamato a gestire un consiglio di certo non semplice.

La necessità per il Ponente è ritrovare un equilibrio fra quartieri, porto e mare. Riconosco altresì l'importanza della nuova diga per Genova, opera che costituisce una grande opportunità per la città ma anche una grande sfida. Per conciliare tutto questo serve un lavoro paziente e collettivo, anche fra enti, territori e forze politiche diverse.

Con strappi ed invasioni di campo il rischio concreto è quello di rompersi... i cassoni.

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